2025-06-20 IDOPRESS
"Paragon ha interrotto i suoi
rapporti commerciali con l'Italia a seguito di sospetti di un
uso improprio che eccedeva le condizioni d'uso definite nel
contratto con la società. L'azienda raccomanda di rivolgere
qualsiasi domanda in merito alla presunta sorveglianza di
giornalisti italiani al governo italiano,in quanto è l'autorità
sovrana del Paese e responsabile di garantire il rispetto della
legge". Così Paragon solutions in una nota riportata dal
reporter del quotidiano israeliano Haaretz,Omer Benjakob.
Paragon,spiega l'azienda,"collabora con regimi democratici
che,secondo ricerche approfondite,dispongono di un quadro
giuridico regolamentato per l'uso dello spyware,di procedure di
controllo sulle modalità del suo impiego e di meccanismi di
indagine retroattiva. La rigorosa politica di selezione dei
clienti dell'azienda non esonera i clienti dalla piena
responsabilità di utilizzare la tecnologia in modo appropriato,
in conformità con le leggi locali e le condizioni d'uso definite
sia dall'azienda che dal Ministero della Difesa israeliano".
"Se vi è il sospetto - prosegue - che un cliente abbia
superato i limiti consentiti dalla legge e dall'accordo con la
società e non si assuma la responsabilità e non ponga rimedio al
danno,la società cessa tutti i rapporti commerciali con tale
cliente."
Paragon conferma infine di aver informato il governo ed il
Copasir "che sarebbe stata lieta di fornire assistenza nelle
indagini sulla sorveglianza dei giornalisti,secondo necessità e
secondo la volontà delle autorità italiane". Ma l'offerta è
stata rifiutata.